mercoledì 21 marzo 2012

Santoreggia


Nome latino: Satureja montana

La Santoreggia predilige le posizioni soleggiate delle regioni mediterranee; tutta la pianta spande un gradevolissimo profumo. Esiste anche un'altra specie di santoreggia, considerata annuale o biennale, sfuggita dai giardini, la Satureja hortensis L., specie però erbacea, più minuta, floscia e di colore meno vivo. Queste due piante aromatiche che hanno quasi le stesse proprietà infatti, contengono sostanze molto attive, che si ritrovano anche nel timo, nell'eucalipto e nel serpillo, che le rendono antisettiche, espettoranti e toniche. La santoreggia fu ritenuta, per lungo tempo, uno stimolante psichico e fisico e anche un afrodisiaco, in quanto alcuni studiosi di etimologia fanno derivare Satureja dalla parola satiro. Le santoregge sono ottimi condimenti per le loro proprietà carminative in quanto facilitano l'assimilazione di alimenti contenenti fecole; in virtù del loro potere antibiotico, fanno tollerare all'intestino più delicato le carni frollate. I migliori risultati curativi di questa pianta si ottengono conservandola in mazzetti da sminuzzare sulle vivande, al momento dell'uso.

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